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Unioni civili: alla fine hanno vinto gli omofobi

Il Pd ha deciso di riscrivere la legge sulle unioni civili insieme a Ncd: spariscono le stepchild adoption senza che si provi a votarle in aula. Spariscono tutti i riferimenti al matrimonio civile, a forte rischio pensione di reversibilità e cognome comune. Di una legge che già era un compromesso al ribasso non rimangono che le briciole. E anche peggio: si sancirà per legge che ci sono cittadini di serie A (eterosessuali) e di serie B (omosessuali)

Cartelli contro il ddl Cirinnà al Family Day 2016
Cartelli contro il ddl Cirinnà al Family Day 2016

Hanno vinto loro.

Quelli del Family Day. Quelle de “l’utero è tuo, ma lo gestisco io”. Quelli che “prima il metodo” (e poi poveri canguri, nessuno pensa ai canguri!).

Quelli che “accontentatevi”, in fondo siete froci (e lesbiche, ma si sa che noi siamo come gli unicorni, invisibili dai tempi del Diluvio). Quelli dell’ “accontentiamoci” che si accontentano delle briciole.

Abbiamo invece perso noi altr*. Hanno perso le figlie e i figli delle famiglie arcobaleno (bambini e bambine che nessuno vuole difendere). Abbiamo perso noi, che eravamo in piazza il 23 gennaio e poi il 21 febbraio. Abbiamo perso noi cittadine e cittadini che paghiamo le tasse e chiediamo solo di essere trattati al pari degli altri e delle altre.

Mi dicono “era solo una battaglia”.

Rispondo che qui in Italia le battaglie si fanno ogni dieci anni e ogni volta ripetiamo gli stessi errori.

Quello che mi fa arrabbiare è che io (anzi noi, un noi collettivo che va oltre Pasionaria.it, che abbraccia tutte le persone che, ognuna con le sue forze, si sono spese perché almeno il ddl Cirinnà, un vecchio compromesso al ribasso, passasse per intero) abbiamo fatto il possibile. Abbiamo davvero fatto il possibile come individui (ho invece tante riserve su quello che si poteva fare come movimenti).

La verità è che di noi al parlamento non importa nulla. Siamo pochi, siamo minoranza. E le persone che con noi hanno riempito le piazze il 23 pur non essendo toccate direttamente dalla legge erano poche.

Il problema è che manca una cultura civica che faccia capire a tutti che i diritti delle minoranze oppresse sono diritti di tutti. Il problema è che la crisi di rappresentatività di questo paese sta toccando il fondo. Chi ha ascoltato le voci di #svegliatitalia?

Pochi, pochissimi.

Ci sarà tempo per ripartite, certo. Ma finché non ragioniamo sulle dinamiche per cambiare le cose, andremo sempre poco lontano.

Proposte non ne ho. C’è chi dice sciopero fiscale. Ma non tutti possono farlo. Forse ci vorrebbe un’azione eclatante, che ne so, fare tutti una sorta di “coming out” (lgbti e non), mettersi tutti un distintivo arcobaleno. In casa, come sul luogo di lavoro.

Perché è questo che stanno facendo col nuovo maxi emendamento, ci stanno marchiando a fuoco. Da domani, noi omosessuali siamo tutti subumani.

Chissà se ad averlo sempre davanti agli occhi, qualche benaltrista, qualche “non sono affari miei”, qualche “ma so’ solo dei froci” aprirebbe un po’ gli occhi.