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Transgender: sai davvero cosa significa?

Bandiera dell'orgoglio transgender
Bandiera dell’orgoglio transgender

Dal 2009 ogni 31 marzo si celebra la Giornata internazionale della visibilità transgender. In questo articolo cerchiamo di rispondere ad alcune delle domande in cui ci si imbatte più spesso quando si parla di transessualità.

Si tratta di un argomento complesso: qua ci limiteremo a gettare le basi per capire meglio chi sono le persone transgender.

 

Il concetto di identità di genere

L’identità di genere fa parte della percezione che ogni persona ha di sé. Il concetto di genere agisce su tre livelli principali:

  • il sesso biologico, definito da cromosomi sessuali, caratteri sessuali secondari e genitali;
  • la propria identità;
  • il genere che la società attribuisce all’individuo, basato principalmente su aspetto e comportamento.

Le persone per cui questi tre livelli coincidono si definiscono cisgender.

La società italiana riconosce soltanto due generi, maschile e femminile: le persone che non si identificano in nessuno dei due (ad esempio chi è agender o genderqueer) non possono avere la loro identità riconosciuta legalmente.

 

Quindi, che cosa significa transgender?

Per una persona transgender il genere attribuito alla nascita e quello effettivo non coincidono, ovvero esiste una discrepanza tra sesso biologico e genere.

 

Per definirsi transgender bisogna “cambiare sesso”?

Non tutte le persone transgender decidono di affrontare la transizione ormonale e chirurgica per modificare il proprio aspetto e i propri genitali, ma questo non toglie niente alla loro identità di genere.

Volendo porre l’attenzione su una questione assai comune, è preferibile utilizzare l’espressione “riattribuzione chirurgica del sesso” piuttosto che parlare del tanto popolare “cambio di sesso”. Valgono inoltre le regole di educazione che abbiamo sempre conosciuto: fare domande o supposizioni su quello che una persona ha (o non ha) tra le gambe è in genere considerato invadente e offensivo.

 

Transgender e transessuale sono la stessa cosa?

Il termine “transessuale” ha origini mediche e solitamente veniva e viene usato per indicare una persona che si è sottoposta a interventi di riattribuzione chirurgica del sesso. Oggi per molt* può avere connotazioni dispregiative e si considera più inclusivo utilizzare il termine “transgender”, anche se c’è chi sceglie comunque di definirsi transessuale.

 

L’identità di genere non è l’orientamento sessuale

L’orientamento sessuale indica i generi per cui si prova attrazione. Le persone transgender, così come quelle cisgender, possono essere eterosessuali, omosessuali, bisessuali, asessuali, eccetera.

 

Come ci si rivolge alle persone transgender?

Quando si parla di o con persone transgender, ci si riferisce al maschile o al femminile secondo il genere e non il sesso: ad esempio, una donna transgender è stata definita maschio alla nascita, ma ci si riferisce a lei al femminile.

Nel caso di persone di genere non binario la lingua italiana non offre molta scelta, quindi dipende dalla preferenza dell’individuo.

 

Transgender è diverso da travestit*!

Chi si traveste indossa abiti di un genere differente dal proprio, come ad esempio gli uomini che indossano vestiti da donna e si truccano. Si tratta però di un’etichetta che la persona sceglie per definire il proprio hobby e/o gioco sessuale che non influisce sulla sua identità di genere.

 

La transfobia fa tristemente parte della nostra cultura

La violenza verbale e fisica contro le persone transgender è frequente e a volte brutale: esiste una giornata dedicata alle vittime della transfobia, il Transgender Day of Remembrance.

Spesso, purtroppo, capita che anche le associazioni LGBTI siano poco includenti, se non addirittura discriminanti.

Per cambiare questo atteggiamento bisogna informarsi ed essere apert* al dialogo, ma soprattutto rispettare gli spazi delle persone transgender e ascoltare quando parlano delle loro esperienze.