“Le Ragazze del rock non sono un’eccezione ma la regola!”. Cominciano così le presentazioni delle serate Rock With Mascara, dedicate alla musica femminile, e sotto al palco, sul volto delle ragazze che ci ascoltano, vedo quasi sempre nascere un sorriso, uno di quelli fieri, che ripaga di tutta la fatica fatta in questi anni.
Sì, perché Rock With Mascara vede la luce nel 2005 dalla volontà di fare squadra tra rock band femminili che ai tempi erano guardate come “fenomeno da baraccone”.
La mia band, Roipnol Witch, nasce a Carpi (Modena) nel 2002 e spesso in quegli anni si ritrova a suonare nei locali della zona come progetto più unico che raro. “Delle ragazze che suonano le chitarre e scrivo pezzi propri… ma dai! Ma che bella idea, sarete le uniche in Italia!” , questa è la frase che detiene ancora il primato nelle conversazioni in cui spiego quello che faccio nella vita.
Fortunatamente non eravamo e non siamo le uniche e proprio la ricerca di altre ragazze che avevano formato una band e volevano diffondere la propria arte, ci ha permesso di entrare in contatto con altre realtà. Da lì a pochi anni conosciamo le Kyuuri di Reggio Emilia, che condividono esattamente le nostre sensazioni e riscontrano anche le stesse problematiche.
Decidiamo così di unire le forze e prendere in mano la situazione: se prima erano i gestori di locali a organizzare qualche “serata femminile” (non sempre spinti da lodevoli intenzioni ma dal “tira più un pelo di figa, che un carro di buoi”) ora il nostro intento è spingerci oltre.
Decidiamo di aggiungere al semplice live set anche delle scenografie e creiamo logo, cartoline, banner. Ci iscriviamo alle fiere di settore, come il Mei (Meeting delle etichette indipendenti), e presentiamo con un concerto la prima compilation Rock With Mascara Vol. 1, autofinanziata e stampata da ogni componente delle 12 band riunite da tutta Italia. Integriamo gli eventi con dibattiti, presentazioni, ospiti, interviste da proiettare. Le tematiche trattate sono: la discriminazione di genere, il sessismo, la violenza sulle donne, la piaga del femminicidio ma anche il femminismo e le riot grrrls.
Tutto poi corre veloce e se mi volto indietro a guardare la strada percorsa quasi mi sorprendo nel ricordare tutte le tappe e le persone con cui abbiamo collaborato o con le quali abbiamo interagito.
Nuove band si aggiungono alla squadra, molte ragazze mi raccontano di aver trovato il coraggio di prendere in mano uno strumento dopo aver assistito a una nostra serata. Tante associazioni, come l’Udi (Unione donne d’Italia) o le commissioni delle Pari opportunità di Comuni e Province, decidono di credere nel nostro progetto e organizzano eventi insieme a noi. Radio, tv e carta stampata ci dedicano spazio. Grazie ai social riusciamo ad estendere la nostra rete.
La scrittrice Jessica Dainese, scrive un libro che diventa uno dei volumi di musica più venduti in Italia (Le ragazze del Rock- 40 anni di musica femminile italiana) e dedica un capitolo a Rock With Mascara. Krock Radio Station, radio emiliana, mi invita a condurre, insieme alla dj Melissa Hasser, un programma che si intitola come il nostro progetto. Giriamo tutta la penisola con le serate itineranti e nell’estate 2014 creiamo il primo festival estivo RWM con dieci band che si alternano sul palco. Infine per la Giornata internazionale della Donna, ideiamo e mettiamo in scena uno spettacolo teatrale, insieme al collettivo Ragazze in Rivolta, dedicato proprio alla figura femminile, dal titolo “Ribelli si nasce- Storie di donne in lotta”, dove uniamo la musica live di Roipnol Witch e Lilith Le Morte alla recitazione dell’attrice Clelia Cicero e al visual.
Quest’anno festeggiamo i dieci anni di attività e lo facciamo instaurando una nuova e molto sentita collaborazione con Pasionaria.it! Con questa nuova rubrica vi racconterò quello che succede in Italia sulla scena musicale femminile, raccogliendo sensazioni ed esperienze delle protagoniste. Ma viaggeremo anche indietro nel tempo e fuori dai confini nazionali per spiegare da dove nascono le basi del fenomeno “riot grrrls”.
C’è ancora molto lavoro da fare, ma noi continuiamo ad urlarlo: riot grrrls rule the world!