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Ragazze elettriche: e se il mondo fosse dominato dalle donne?

Foto dal book club di Melania Mieli

Questa volta nel nostro Pasionaria Book Club abbiamo affrontato la lettura di Ragazze Elettriche” di Naomi Alderman.

Il romanzo è una distopia (proprio come il “Racconto dell’Ancella” che abbiamo letto due mesi fa), cioè è ambientato in una realtà alternativa: in questo caso viene dipinto un mondo nel quale le donne detengono il potere grazie a un meccanismo nervoso che le rende capaci di emanare scosse elettriche. Ma il mondo dominato dalle donne non è un mondo ideale: gli uomini sono tenuti in regime di semi-schiavitù, il potere diventa ben presto crudele e corrotto. Ed è proprio il potere, come rivela il titolo originale “The Power“, il vero protagonista del romanzo.

Ecco la nostra recensione collettiva di “Ragazze elettriche“. Se vuoi unirti a noi, iscriviti al gruppo Facebook: stiamo scegliendo la nuova lettura del mese!

Un libro femminista o un libro sul potere?

sì, è sicuramente un romanzo femminista, ci viene mostrato proprio come queste dinamiche non siano innate in un genere o nell’altro, ma sono un retaggio culturale, totalmente e gradualmente sovvertito dal momento in cui le ragazze scoprono la matassa.  [Sylvie]

Mi è piaciuto per la finezza nel rappresentare i sentimenti di “impaccio”, umiliazione e disagio descritti negli uomini; allo stesso modo, quella nel mostrare l’”euforia” del potere che crescere nelle donne e le scene potentissime sia per momenti di vero godimento (come la rivolta in Arabia Saudita con le macchine che saltano per aria, epica!) sia per attimi di dolore e sgomento (come la mutilazione e la scena dello stupro al campo profughi). [Melania]

In un’epoca in cui il femminismo va molto di moda, “Ragazze elettriche” non l’ho interpretato come un romanzo femminista: il mondo e la società stanno cambiando in un modo che non può essere ignorato, ma gli eccessi sono sbagliati e dannosi in ogni ambito. Il vero messaggio del libro riguarda il rischio che il potere dia alla testa (di chiunque, uomo o donna) e trasformi iniziative nate sotto buoni propositi in situazioni pericolose, quasi fuori controllo. [Benny]

C’è un fantasma che si aggira in tutto il libro, ed è il femminismo. Ho molta difficoltà a decidermi se definire il libro femminista, posto che l’autrice lo conosce molto bene. Il libro non espirme neanche le degenerazioni del femminismo, perché il femminismo non promuove il cambiamento per sostituzione (metti leader donne al posto di leader uomini, in base a una mera appartenenza di sesso/genere) ma per scardinamento delle vecchie dinamiche di potere. Il libro fa riflettere potentemente, ma in controluce, sul concetto di ‘in quanto uomo/donna’ e lo fa sostituendo in maniera perfettamente simmetrica le configurazioni di genere maschile con quelle di genere femminile, e mostrando il fallimento di tale operazione. Inquieta, perché mentre leggiamo e pensiamo al lavoro di finzione, non si può evitare di pensare che quello che ci sgomenta è successo e succede nella realtà.  [Ina]

I personaggi che ci hanno colpito

Ho amato molto il personaggio di Madre Eve (Allie), quello di Jocelyn e quello di Roxy, che mi ha appassionato tantissimo, soprattutto quando le esportano la matassa, passaggio che ho trovato toccante, triste e tenerissimo. [Marta]

Ho trovato molto interessante Tunde, il protagonista maschile: nel ribaltamento di questo mondo distopico si ritrova a subire quello che è la normalità per molte ragazze. [Sylvie]

Donne, distopie e femminismo

Le distopie permettono di scaricare le preoccupazioni riguardo a storture che possono/potrebbero diventare ineluttabili se non si interviene in profondità sul presente e al contempo permettono di riflettere sullo status quo. Quindi, in un momento in cui le questioni di genere vanno acquistando nuovo vigore, la scelta sembra particolarmente indovinata e ispirata.
Splendido è l’inserimento del carteggio in apertura e chiusura: quello finale riassume e chiarifica il senso del libro con inserimenti che potrebbero sembrare quasi ironici, come il suggerimento di assumere uno pseudonimo femminile…. [Ina]

Questo è un libro che mi ha fatto molto riflettere, esattamente come era accaduto con “Il racconto dell’ancella”. Un mondo distopico semplicemente rovesciato, dove quello che le donne compiono nel libro, un certo tipo di maschile lo compie da millenni tutti i giorni in tutte le parti del mondo. [Marta]

Le nostre citazioni preferite

”Era come essere parte di un’onda d’acqua” dice, “Un’onda di spruzzi dall’oceano sembra piena forza, ma dura solo un momento, il sole asciuga le pozzanghere e l’acqua sparisce. Allora hai come l’impressione che non sia mai avvenuto. Per noi è stato così. L’unica onda che cambia qualcosa è uno tsunami. Devi buttare giù le case e distruggere il paese se vuoi essere certa che nessuno si dimenticherà di te.”

L’unico desiderio umano affidabile è molto adattabile. Tutto quello che c’è negli esseri umani è erotico