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Osate l’uguaglianza: la sfida delle femministe francesi per le presidenziali

Presidenziali francesi: volantini della campagna "Osez l'ègalité"
Presidenziali francesi: volantini della campagna “Osez l’ègalité” [dalla pagina FB di Osez le féminisme!]
Osez l’égalité (Osate l’uguaglianza) è il nome dato alla campagna del gruppo di femministe francesi Osez le feminisme! (Osate il femminismo), per chiedere conto alle candidate e ai candidati presidenti delle misure che intendono promuovere affinché l’uguaglianza (prima di tutto economica, come si legge nel loro manifesto) tra uomini e donne non sia solo una bella formula iscritta nella costituzione.

Domenica 23 aprile si terrà il primo turno delle elezioni, durante il quale le cittadine e i cittadini francesi dovranno scegliere i due candidati che andranno al ballottaggio domenica 7 maggio.

In una situazione politica non troppo dissimile da quella italiana, in Francia arriveranno probabilmente al secondo turno Emmanuel Macron, leader del movimento En Marche! ed ex ministro dell’economia e la candidata nazional-populista di estrema destra Marine Le Pen, anche se negli ultimi sondaggi (svolti prima dell’attentato di ieri notte) ha perso qualche punto percentuale oppure il candidato della destra gaullista François Fillon (travolto negli ultime mesi da vari scandali finanziari). Il partito socialista, che ha espresso l’attuale presidente, François Hollande e l’attuale governo, sembra non avere alcuna possibilità. Rimane l’incognita del candidato di estrema sinistra, Jean-Luc Melénchon, la cui popolarità è cresciuta moltissimo nelle ultime settimane.

Osez l’égalité vuole contrastare la diffusa fallacia logica che basti essere donna per portare avanti la causa del femminismo (o al contrario, che la sconfitta di una candidata sia una sconfitta del femminismo), magari inserendo due formule retoriche nelle proprie apparizioni pubbliche com’è successo recentemente.

Infatti Marine Le Pen, unica candidata donna, negli ultimi mesi ha cercato di accreditare una sua eventuale vittoria come una vittoria del femminismo, nonostante il suo partito, Le Front National, sia stato negli anni il campione della lotta contro l’uguaglianza di genere e promuova politiche in odor di fascismo.

Una manifestazione femminista di Osez le féminisme!
Una manifestazione femminista di Osez le féminisme! [dalla loro pagina FB]
Navigando sul sito della campagna Osez l’égalité si può trovare un utilissimo lavoro di analisi critica di tutti i programmi dei candidati: le attiviste hanno analizzato punto per punto le proposte concrete riguardanti le donne e la parità di genere di ogni singolo programma.

Cliccando sui nomi del candidato o della candidata si apre un articolo dove viene dichiarata la fonte dalla quale è stato tratto il programma, poi un sommario dei punti di interesse per l’uguaglianza di genere, infine citazioni puntuali dal programma, accompagnate da commenti e interventi della redazione che criticano, spiegano o aggiungono informazioni sulla pregressa attività politica dei singoli candidati connessa con i temi femministi.

Lo strumento di consultazione è importante ed è stato lanciato sia attraverso i social e i media online che attraverso volantinaggi sul territorio, in particolare nella capitale. Sul sito stesso sono presenti istruzioni dettagliate sulle diverse modalità di coinvolgimento, alla portata di tutte e tutti.

L’iniziativa di Osez le feminisme! ci sembra degna di particolare attenzione, perché fornisce uno strumento utilissimo, serio e ben fatto, per districarsi tra i programmi (e i proclami) elettorali e aiutare non solo gli attivisti, ma tutte le elettrici e gli elettori a votare in modo informato.

In particolare è apprezzabile l’idea poi di diffondere l’iniziativa non soltanto sul web, ma anche sul campo, in modo che anche chi abitualmente non utilizza i social e non è un attivista possa comunque venire a conoscenza e utilizzare il gran lavoro contenuto in Osez l’égalité.

Speriamo che possa essere d’esempio per un lavoro analogo in Italia e ci auguriamo che questa campagna contribuisca a evitare la vittoria di un partito xenofobo, razzista, euroscettico e conservatore in Francia.