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Masturbazione in pubblico: è giusto depenalizzarla?

Dal 2015 la masturbazione in pubblico (così come tutti gli atti osceni in luogo pubblico) non è più un reato penale ma amministrativo: ora è prevista solo una sanzione dai 5mila ai 30mila euro.

Se ne è parlato di nuovo di recente, quando la Corte di Cassazione ha applicato il decreto di depenalizzazione, annullando la condanna a 3 mesi di reclusione per un 69enne catanese che si era dato all’autoerotismo in presenza di alcune studentesse. L’uomo dovrà pagare una multa di 3mila euro e la sua fedina penale resterà intatta.

Quando andavo al liceo, a Cagliari avevo incontrato “il maniaco dell’1“, un uomo di mezza età dedito alla masturbazione sugli autobus stipati di studentesse appena uscite da scuola. Un uomo di circa 60 anni si avvicinò al nostro gruppetto di adolescenti, masturbandosi dietro un giornale porno.

Masturbazione in pubblico: interno di un autobus

Ci siamo sentite in pericolo e violate anche se non c’era stato contatto fisico, spaventate siamo scese in fretta alla fermata più vicina. E’ stata un’esperienza destabilizzante, abbiamo cambiato definitivamente abitudini e smesso di prendere quel pullman.

Un episodio comune in molti racconti di giovani donne che prendono i mezzi pubblici nelle città. Io e le mie compagne ne incontrammo solo uno, ma i maniaci erano di più, altre studentesse mi raccontarono di averne incontrati altri.

A 14 anni non sapevamo a chi rivolgerci, la vicenda si è chiusa lì. Ho sempre pensato che sapere che non avremmo più potuto incontrare quell’uomo nel tragitto da scuola a casa, perché in carcere o ai domiciliari, sarebbe stata una forma di tutela.

Con la depenalizzazione, che è retroattiva e annulla tutte le condanne analoghe non definitivamente chiuse con sentenza irrevocabile, l’ipotesi detentiva sparisce.

Alla luce delle mie esperienze, mi preoccupa che questa depenalizzazione possa privare le donne (spesso giovanissime) che si imbattono in questi maniaci di una forma di tutela, che garantisca loro sicurezza fisica e psicologica.

I fatti di cronaca ci dimostrano come le violenze, sia fisiche che verbali, vengano spesso sottovalutate o giustificate. Per questo mi chiedo se l’abolizione della detenzione per chi si masturba in pubblico non rischi di banalizzare l’impatto di questo tipo di molestie.