Fisso lo schermo della tv quasi come imbambolata. Il corpo umido e semi nudo della modella argentina oscilla leggermente sotto il getto della doccia. Così la vedo, mentre passa le mani insaponate sulla pancia, illuminata da una luce blu metallica che le dona una certa aria da personaggio dei fumetti.
Per qualche istante si dedica alle gambe tornite, e poi risale su, poco dopo, per posarle sul seno generoso. Ogni tanto butta indietro la testa, lasciando che l’acqua lavi via i residui di sapone, e ipnotico è quel rivolo d’acqua che dalle labbra carnose e rosse scende sul suo mento e finisce per percorrerle il collo…
Sbatto le palpebre e ritorno in me: quando esattamente ho iniziato a guardare uno dei canali Hot Club di Sky? Perché sono più che sicura di aver sintonizzato la tv sulla diretta del Grande Fratello Vip e deve esserci chiaramente qualcosa che non va.
Che sia ben inteso: il Grande Fratello è un reality show che nasce per stuzzicare la nostra scopofilia. Perverso, quel desiderio incomprensibile di voler osservare in maniera morbosa un gruppo di sconosciuti all’interno di una casa. Perverso, ma pur sempre un istinto naturale. Guardiamo per curiosità, guardiamo per riconoscere. Soprattutto guardiamo perché ci eccita, e la tv in quanto medium visivo non fa che soddisfare questo nostro piacere primitivo.
Ogni volta che ci sintonizziamo sulla diretta – che anche quest’anno va in onda 24 ore su 24 – e ci ritroviamo incollati allo schermo ad assecondare questo guilty pleasure, si avvia un meccanismo particolare che siamo però abituati a dare per scontato. Il nostro sguardo, infatti, smette di appartenerci e diventa un tutt’uno con quello delle telecamere.
Sono novanta in questa edizione gli “occhi indiscreti” che spiano senza sosta i vip che hanno scelto di varcare le soglie della famosa Casa di Cinecittà. Ed è proprio la regia a veicolare il nostro sguardo: non solo ci mostra, ma ci impone un modo di vedere, e senza nemmeno farcene accorgere.
Da cultrice del trash televisivo, non ho potuto fare a meno di farmi risucchiare dal vortice di ignoranza che viene fuori dal Grande Fratello e da cui si è attratti senza scampo. E mi è stato impossibile non notare una disparità abissale fra il modo in cui vengono mostrate le donne della casa e quello che invece che ci presenta i personaggi maschili.
Non tutte le donne, attenzione! Solo quelle – e sono una buona parte – che sono state inserite dentro quel contesto per attirare un certo pubblico maschile che altrimenti sarebbe stato difficile catturare: donne bellissime, avvenenti, possibilmente dotate di una personalità interessante, ma pur sempre bellissime e avvenenti e mostrate in quanto tali.
In un saggio del 1975, Laura Mulvey, una delle più importanti esponenti della critica cinematografica femminista, scriveva che:
in un mondo che si basa su un certo sbilanciamento sessuale, il piacere che deriva DALL’ATTO del guardare è stato scisso in un piacere maschile/attivo e in uno femminile/passivo.
Lo sguardo maschile attivo, il male gaze, sottopone la donna a una oggettivazione da cui è difficile scappare. Analizzando la tradizione cinematografica mainstream, la Mulvey sottolinea come sulle figure femminili fossero proiettate le fantasie dell’uomo: le donne si trasformano in oggetto erotico che seduce, si mette in mostra, si espone, adotta un atteggiamento esibizionista che è solo una conseguenza ma che diventa, ad un certo punto, del tutto interiorizzato.
È quello che succede durante la diretta del Grande Fratello. Così una semplice doccia si trasforma in un’esibizione di dieci minuti che in poco si differenzia da un video porno scaricabile tramite PornHub o altri siti web simili, mentre il dettaglio più interessante del fisico della pallavolista della nazionale italiana Veronica Angeloni è il suo piede (!) mostrato attraverso una serie di inquadrature dettagliate che saranno piaciute molto ai feticisti.
Che l’attenzione sulle donne sia leggermente morbosa lo si evince anche dalle clip caricate ogni giorno sul sito ufficiale del programma, video di pochi minuti che dovrebbero in teoria mostrare i momenti salienti, quelli più simpatici e imperdibili, che ci sono stati durante la giornata. Pare che secondo chi gestisce il sito, ad essere imperdibile sia “La doccia di Giulia” (De Lellis), sessanta secondi e – al momento in cui è stato pubblicato questo articolo – circa 25mila visualizzazioni, che battono i due minuti di doccia di Aida Yespica che di visualizzazioni ne conta 19mila. Poi c’è “Un po’ di sano fitness” ossia quattro minuti di gambe all’aria (e 9mila views), i fianchi ondeggianti di Cecilia Rodriguez travolti dal “Ritmo latino in giardino” (questa volta le views sono quasi 23mila), per finire con la “Doccia rilassante di Carla, Cecilia e Veronica” (13mila).
E dove sono gli uomini? Pare che lo stesso trattamento non sia riservato ai belli della Casa, da Jeremias Rodriguez a Ignazio Moser, che da un’analisi dei contenuti sembra che non abbiano usufruito della doccia nemmeno una volta. Non sono attraenti allo stesso modo le labbra carnose del fratello di Belen? Che fine hanno fatto le inquadrature minuziose dei tricipiti muscolosi del bel ciclista Ignazio?
Insomma, anche in questo caso mostrare donne-feticcio è la prassi, mentre gli uomini si sottraggono ancora una volta allo sguardo oggettivizzante (e invasivo) delle camere di sorveglianza per conservare il loro ruolo di soggetti attivi.