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Giornata della visibilità bisessuale: ancora tante discriminazioni all’interno della comunità Lgbti

Bisessuali: la bandiera ha tre strisce orizzontali, con due bande più alte sopra e sotto. I colori dall'alto sono: fuxia, lilla e viola
Bisessuali: la bandiera dell’orgoglio bisex

Il 23 settembre è la giornata internazionale della visibilità bisessuale, nota come Bi Visibility Day e nata nel 1999. Quest’anno è stata organizzata a Padova dall’associazione Lgbti Antéros la prima manifestazione di piazza in Italia in occasione di questa ricorrenza: il “Bi Visibility Day Padova 2017“.

Perché – si chiederà qualcuno – la necessità di una giornata specifica per celebrare le persone che si identificano come bisessuali, quando esistono già il Pride, le associazioni Lgbti, il fantomatico “gender” (chi l’ha visto ci avvisi!) e chi più ne ha più ne metta? Cosa vogliono questi bisessuali, che problemi specifici hanno, perché richiedono la nostra attenzione?

Perché le persone bisessuali sono comunemente vittime di molti pregiudizi (di cui avevamo parlato anche qui): vengono accusate di promiscuità, di essere indecise, di tenere i piedi in due scarpe, di tradire, di essere “bloccate” in uno stato di perenne indecisione.

E che dire del più comune e violento attacco che da sempre viene loro rivolto, negazione della loro esistenza stessa? “Il tuo orientamento sessuale non esiste” è uno dei messaggi più forti e destabilizzanti che si può mandare a una persona, specialmente se adolescente e in cerca di risposte.

Il risvolto peggiore di queste discriminazioni è che spesso accadono all’interno della stessa comunità Lgbti.

“Sono stata allontanata dall’Arcilesbica di Verona perché mi sono scoperta bisessuale e sono andata con un uomo”, ci ha raccontato Luigia Sasso, presidente dell’associazione Lieviti di Verona, la prima dedicata alla bisessualità in Italia. “Insieme a mio marito, che frequentava l’Arcigay, abbiamo pensato che questa non poteva restare una semplice ferita ma volevamo fare qualcosa per portare del cambiamento: da questa storia personale è nato il nostro gruppo”.

Un’altra testimonianza significativa arriva da Vera di Santo del BiT, collettivo bisessuale toscano: “Contatto regolarmente numerose associazioni Lgbti su tutto il  territorio nazionale per chiedergli se hanno progetti di visibilità bisex, in qualsiasi momento dell’anno, per qualsiasi occasione, e il 99,9% delle volte mi rispondono di no”.

Ecco, quindi, la necessità da parte delle persone bisex di essere visibili, di autodeterminarsi, anche attraverso una giornata celebrativa.

Ne abbiamo parlato con Elena Lucietto, una delle promotrici della manifestazione di Padova: “Osservando la situazione delle persone bisessuali nel nostro territorio, così come la rappresentazione della bisessualità nei social network e nei mass media, in questi anni ci siamo resi conto che la bifobia è ancora diffusissima nonostante i passi avanti fatti dalla comunità nel campo dei diritti e del riconoscimento. Anche se si parla più spesso di bisessualità, le testimonianze delle persone che si rivolgono a noi ci fanno capire che c’è ancora molta strada da fare”.

Per questo Antéros ha lavorato con altre associazioni e persone che si impegnano nell’attivismo e nella ricerca su queste tematiche per realizzare un corteo. “Nei mesi precedenti alla manifestazione – racconta Elena – abbiamo organizzato incontri tematici e assemblee aperte su bisessualità e bifobia per creare discussione e partecipazione. Abbiamo creato un manifesto in divenire, affinché altri gruppi, associazioni, persone, potessero aderire e partecipare attivamente, contribuendo anche ai contenuti ed alla realizzazione dell’iniziativa. Le adesioni sono state numerose”.

Le persone bisessuali quindi non solo esistono, ma molte di loro fanno attivismo, e comincia anche in Italia a formarsi un movimento di persone sempre più consce della loro identità e del loro bisogno di essere rappresentate. Esiste un coordinamento, “Mondo Bisex“, nato da queste specifiche esigenze a dalla voglia di fare rete e sostenersi a vicenda. Tra i progetti portati avanti, citiamo in particolare il video “Coming out e salute, storie di vite bisessuali” e un sondaggio sulla salute bisessuale (di cui è possibile consultare i primi risultati a questo link).

Tra le realtà più attive, c’è il Gruppo Donna dell’Arci Gay Milano, nato per accogliere le donne, ma – come ci racconta l’attivista Ilenia Pennini – apertosi poi verso tutte le identità ed espressioni di genere in un’ottica femminista intersezionale.

Sempre a Milano c’è il circolo Harvey Milk. “Di bisessualità – sostiene Davide Amato, uno dei suoi membri – ce ne occupiamo già da due anni. Gli obiettivi comuni sono lavorare per colmare il pesante vuoto culturale che c’è in Italia rispetto al quadro europeo e statunitense e lavorare ai vari livelli della società per il coming out delle persone bisessuali”.

Le rivendicazioni dell’attivismo bisex rimangono quindi all’interno della comunità Lgbti, ma chiedono un proprio riconoscimento.

“Molto spesso all’interno del mondo omosessuale – ci spiega ancora Luigia Sasso di Lieviti – mi chiedono cosa vogliamo da un punto di vista politico: il nostro obiettivo principale è la visibilità. La nostra richiesta è quella di esistere, come soggetti che hanno il loro orientamento sessuale che si chiama bisessualità, perché molto spesso il bisessuale viene vissuto come etero se si trova all’interno di un rapporto con l’altro sesso oppure omosessuale se si trova all’interno di un rapporto con lo stesso sesso. Invece, in ogni caso, il bisessuale è bisessuale. La visibilità nella comunità Lgbti consiste nell’essere riconosciuti diversi, ma simili, in quanto portiamo avanti battaglie analoghe. Non si capisce come e perché proprio chi ha vissuto la discriminazione sulla propria pelle non riesca a comprendere questo concetto”.

Testimonianze come queste pensiamo rendano un’idea di qual è la situazione italiana. Se siete persone bisex, o alleat* della causa, non nascondetevi ma partecipate a uno dei tanti eventi organizzati in tutta Italia, se ne avete la possibilità. Ricordate che la visibilità è importante ed è il primo passo verso il riconoscimento da parte degli altri.

Ecco un elenco dei vari eventi di cui ci è giunta notizia, oltre la manifestazione di Padova:

  • Il Coordinamento LGBTE Treviso propone uno spettacolo teatrale sulla bisessualitá tenuto dalla nostra pasionaria Primavera Contu (non perdetevela!)
  • Arcigay Varese allestirá uno stand informativo in centro cittá
  • Milk Milano organizza un dibattito sulle nuove prospettive del movimento bisessuale
  • Arcigay Milano Gruppo Donna organizza l’evento divuglativo Bisexuality 101
  • LuccAut ha preparato un doppio evento, ludico e informativo
  • Arcigay Taranto propone cineforum e affissione della bandiera in sede oltre a comunicato ufficiale

Buon Bisexual Visibility Day!