Nei femminismi e nei movimenti per i diritti civili contemporanei si parla sempre più spesso di intersezionalità. Noi stesse definiamo il femminismo di Pasionaria intersezionale.
Avere questo tipo di approccio significa tenere conto delle diverse oppressioni che si intersecano con quelle dovute al genere, ad esempio l’omofobia, il classismo, il razzismo. Significa riflettere e agire sapendo che le lotte femministe non possono prescindere dalle altre lotte per i diritti e per l’equità.
Uno dei modi per mettere in pratica l’intersezionalità è non parlare a nome di altri gruppi oppressi o di chi porta avanti pratiche differenti dalle proprie, ma dare voce direttamente a chi ne è protagonista.
Partendo da questo principio nasce il progetto di Pasionaria “Femminismo intersezionale: domande e risposte“: una volta al mese affronteremo alcune delle questioni più controverse e meno indagate nell’ambito del femminismo intersezionale, dando la possibilità a lettrici e lettor* di fare direttamente le proprie domande a un* attivista che le vive in prima persona.
Qualcuno dei temi che toccheremo nel corso del progetto sono, ad esempio, femminismo islamico, separatismo, transfemminismo, abilismo.
Questo mese, dedicato all’orgoglio Lgbtqi, abbiamo deciso di partire parlando di genere non binario con Ethan Bonali.
Ethan, infatti, come attivista di Intersexioni, ha lanciato la staffetta intersex e delle identità di genere non binarie tra i vari Pride italiani, accolta da Christian Mori, attivista intersex del Gruppo Donna Arcigay Milano. Il risultato è che, per la prima volta in Italia, stanno sfilando nei Pride anche le istanze delle persone intersessuali e di quelle non binarie.
Cosa significa essere non binari? Chiedetelo a Ethan! Ne saprete di più su di lui e il suo attivismo mercoledì 14 giugno: per tutta la giornata potrete fargli le vostre domande attraverso il nostro sito e la nostra pagina Facebook.
Vi aspettiamo!