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Eve Ensler e i suoi monologhi della vagina

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Foto di Brigette Lacombe

 

Chi è: Eve Ensler è una drammaturga statunitense nata il 25 maggio 1953. La sua opera teatrale più conosciuta sono “I monologhi della vagina”, messi in scena la prima volta nel 1996 e che due anni dopo hanno ispirato la creazione del V-day, un’organizzazione nata per protestare contro ogni violenza su donne e bambine. Il giorno simbolico scelto come anniversario del movimento è il 14 febbraio.

Cosa ha fatto: la Ensler è anche poetessa, regista e sceneggiatrice. I suoi eccezionali “monologhi della vagina” sono stati scritti dopo aver intervistato più di duecento donne in merito alle loro idee su sesso, relazioni e violenza di genere. Perchè partire dalle vagine? Perchè per l’autrice sono uno strumento di emancipazione: non solo un organo del corpo femminile, ma anche la rappresentazione della propria individualità di donna. Ogni monologo è collegato alla vagina, attraverso diversi temi: sesso, stupro, amore, mestruazioni, mutilazione, masturbazione, nascita, orgasmo eccetera. Ogni anno viene aggiunto un nuovo monologo per sensibilizzare le persone sui temi femminili più spinosi: per esempio, nel 2003 ne è stato aggiunto uno riguardo alla situazione delle donne in Afghanistan.

Perché è “pasionaria”: Eve Ensler è ambasciatrice dei diritti delle donne nel mondo. Nel 2012, attraverso il suo movimento V-Day, ha creato il One Billion Rising un movimento globale di protesta contro la violenza sulle donne per promuovere giustizia e uguaglianza di genere. Ogni 14 Febbraio, dal 2013 (15esimo anniversario del V-day), donne e uomini di tutto il mondo si riuniscono nelle piazze delle città per prendere parte ad un flash-mob danzante. Pur avendo ricevuto diverse critiche, l’iniziativa ha avuto, e ha ancora, il pregio di trovare la forza necessaria per coinvolgere migliaia di persone a livello globale sul tema della violenza.

Per saperne di più: ecco la sua pagina di Wikipedia e il sito ufficiale del V-day, entrambi in lingua inglese.