Chi è: Emily Blackwell, medico ed educatrice britannica naturalizzata statunitense, nata a Bristol l’8 Ottobre 1826.
Cosa ha fatto: emigrò negli Stati Uniti con la famiglia nel 1832. Iniziò a studiare medicina nel a 22 anni a Cincinnati, spinta dall’esempio di sua sorella Elizabeth – prima donna medico americana – che la incoraggiò ma la avvertì della difficoltà per una donna nel seguire la carriera medica: “Un invisibile muro di ostilità sociale e professionale circonda la donna medico lasciandola in una singolare e dolorosa solitudine, senza aiuto, considerazione o consigli professionali”. Nel 1857 le sorelle Blackwell e Marie Zakrzewska fondarono un ospedale: il New York Infirmary for Indigent Women and Children.
Perché è “pasionaria”: il suo percorso verso la laurea fu travagliato a causa della discriminazione che le donne subivano nello studio della medicina. La sua relazione con Elizabeth Cushier, con la quale viveva dal 1833, certamente fu un ulteriore ostacolo. Fu rifiutata da una dozzina di scuole prima di essere finalmente accettata nel 1852 dal Rush Medical College di Chicago, dal quale fu comunque espulsa un anno dopo. Emily riuscì a laurearsi nel 1854 a Cleveland. Nel 1868 fondò una scuola medica per donne e fece laureare 364 donne in trent’anni: fino a quando il Cornell University Medical College di New York iniziò ad accettare le donne in condizioni di parità.