Sapete già cosa votare il 4 marzo? Siete ancora indecise o indecisi? Non avete letto ancora i programmi dei partiti che potrebbero fare al caso vostro?
La Redazione di Pasionaria.it ha analizzato per voi i programmi di quasi tutti i partiti e le coalizioni che si presenteranno alle elezioni, in particolare analizzando le aree che come femministe intersezionali ci interessano di più, ben consce che questi campi debbano anche intrecciarsi, a nostro avviso, con l’approccio alla disuguaglianza economica:
- contrasto alla violenza contro le donne e alla violenza di genere
- pari opportunità
- diritti delle persone LGBTI
- disabilità
- migranti
Vi offriamo la nostra piccola guida elettorale, sperando che vi possa essere utile (i partiti sono stati inclusi in ordine alfabetico).
+Europa
+Europa si focalizza soprattutto sul lavoro e il contrasto alla povertà ed è proprio su questo punto che si concentrano gli interventi a favore delle donne; come nella tradizione radicale, grande attenzione è riservata anche ai diritti delle persone.
Pari opportunità: maggior coinvolgimento delle donne nel mondo del lavoro, attraverso strumenti, come gli asili nido, che concilino lavoro e cura e favorendo, attraverso il congedo parentale, il rientro delle neo-mamme al lavoro. Inoltre si prospetta la parità salariale.
Per quanto riguarda il diritto alla salute, viene proposta la riforma della legge 40 (procreazione assistita), ormai superata e in gran parte corretta per via giudiziaria.
LGBTI: Riforma del diritto di famiglia con l’introduzione del matrimonio egualitario, della stepchild adoption (l’adozione del figlio del/della partner).
Migranti: Si auspica il superamento della legge Bossi-Fini, una profonda modifica dell’accordo di Dublino e in generale un rinnovamento della legislazione, volta a creare una società plurale e aperta. Propone canali diversificati per l’ingresso delle persone migranti nel mondo del lavoro.
Coalizione di centro destra
La coalizione riunisce quattro partiti, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega per Salvini, Noi per l’Italia. Le donne sono citate esplicitamente solo in quanto madri, il contrasto alla violenza di genere e alla violenza contro le donne non è contenuto nei dieci punti. Non si menzionano i diritti delle persone LGBTI, ma si pone al centro delle politiche sociali la famiglia nucleare eteronormativa.
Pari opportunità: propongono genericamente “pensioni alle mamme” e in generale politiche di sostegno alle madri, attraverso un piano straordinario della natalità, che offre asili nidi gratuiti e un assegno familiare progressivo in base al numero dei figli. Si propongono tutele sul lavoro per le giovani madri e una generica “difesa delle pari opportunità”.
Migranti: viene proposta una revisione in senso restrittivo delle tutele umanitarie, il blocco degli sbarchi e una sorta di “piano Marshall” per le nazioni africane.
Disabilità: incentivi all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro.
Insieme
Il programma di questa lista, composta da PSI, Verdi e Azione Civica, dedica ampio spazio, tra le aree trattate, alla parità di genere.
Pari opportunità: si propone controllo statistico e misure per ovviare allla differenza salariale di genere,introduzione di incentivi per il rientro al lavoro dopo la maternità e l’utilizzo degli appalti pubblici per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, maggior flessibilità per l’utilizzo dei cinque mesi di congedo di maternità obbligatorio e l’introduzione di un mese di congedo di paternità obbligatorio, equiparato nella retribuzione a quello per maternità.
Contrasto alla violenza di genere: inserimento del Codice Rosa in tutti gli ospedali e aumento di fondi ai centri antiviolenza.
Migranti: approvazione dello Ius Soli.
Disabilità: abbattimento delle barriere architettoniche e sostegni alle persone disabili.
Liberi e Uguali
Il programma di questo partito offre una panoramica su tutte le aree che abbiamo selezionato, anche se non sempre propone soluzioni dall’immediata attuazione pratica. Da rilevare in particolare l’attenzione data al dibattito sulla de-patologizzazione della transessualità.
Pari opportunità: piena attuazione dell’articolo 3 della Costituzione, soprattutto per quanto riguarda il pieno inserimento a parità di salario delle donne nel mondo del lavoro. Inoltre si propone di rinnovare la possibilità per le donne, sopratutto se madri, della pensione anticipata rispetto ai tempi della legge Fornero (come previsto dalla cosiddetta “Opzione donna”).
Per quanto riguarda il diritto alla salute si auspica una piena applicazione della legislazione sull’interruzione volontaria di gravidanza (194/78) e il rifinanziamento dei consultori.
Contrasto alla violenza di genere: si propone di portare nelle scuole l’educazione affettiva, sessuale e alle differenze, come già previsto dalla Buona Scuola (107/15) e l’introduzione di norme più severe per i reati d’odio.
LGBTI: si propone il matrimonio egualitario, il riconoscimento pieno dell’omogenitorialità e la depatologizzazione della transessualità.
Migranti: accoglienza e integrazione sono le parole chiavi del programma. Per quest di propone l’abolizione della Bossi-Fini e l’istituzione del diritto d’asilo europeo, costruendo un sistema basato sul modello Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).
Persone disabili: oltre all’introduzione del Reddito di inclusione (REI) a cui accederebbero molte persone con disabilità, nel programma si parla anche di un piano integrato rivolto alle persone disabili che promuova l’inserimento lavorativo e l’accessibilità dei luoghi e inoltre un piano socio-sanitario di aiuti domiciliari per le persone non autosufficienti.
Movimento 5 Stelle
Il programma è rivolto a cittadini generici e si concentra poco su pari opportunità, questione femminili e in generale sui diritti civili.
Pari opportunità: questa parte è contenuta alla voce Salute. Si propongono politiche familiari che permettano la conciliazione tra lavoro retribuito e lavoro di cura, si vuole garantire una scelta libera riguardo alla maternità e alle modalità del parto. Indennità di maternità e paternità.
Contrasto alla violenza di genere: si prevedono azioni educative in ambito scolastico contro la violenza contro le donne e le discriminazioni. Si propongono inoltre azioni per il rispetto della differenza di genere e l’introduzione di codici di comunicazione contro il sessismo e gli stereotipi.
Migranti: si propone la riforma accordi di Dublino, la creazione di canali legali di migrazione, lo snellimento procedure di processo di asilo, la trasparenza della gestione dei fondi e lotta alla corruzione e infine l’embargo sulla vendita delle armi. Si auspica inoltre un programma di aiuto allo sviluppo dei paesi d’origine dei migranti.
Disabilità e non autosufficienza:dare completa attuazione alla Convenzione ONU sul diritto alle persone con disabilità, introdurre un assegno per l’assistenza personale e l’autonomia delle persone con handicap grave. Si prevedono inoltre nuove risorse per l’indipendenza delle persone con disabilità e l’introduzione dei livelli essenziali delle prestazioni. Una novità è rivestita dalla creazione di garanti regionali dei disabili.
Partito democratico
Le proposte del Partito Democratico si confermano in linea con l’azione degli ultimi governi, con particolare attenzione alle lavoratrici, soprattutto quando anche madri. I diritti delle persone LGBTI sono trattati solo di sfuggita, mentre si propone nuovamente l’sitituzione di uno ius soli temperato.
Pari opportunità: ci si occupa soprattutto di lavoro e in particolare del lavoro delle madri: previste misure per il reinserimento al lavoro, tramire lo smart-work (lavoro agile) e incentivi. Previste anche nuove misure di welfare, come un sostegno alle madri che vogliano subito tornare a lavoro finito il periodo di astensione obbligatoria, una “carta universale” che copra i costi di asili e baby-sitter e l’estensione del congedo parentale per i padri a 10 giorni. Previste misure, inoltre, per giungere alla parità salariale.
Contrasto alla violenza di genere: Rifinanziamento dei centri antiviolenza e dei centri per le vittime di tratta.
LGBTI: lotta all’omotransfobia (ma senza alcun riferimento specifico)
Migranti: Viene proposta nuovamente la legge sullo ius soli temperato. Si prevede inoltre l’abolizione della legge Bossi-Fini e dell’accordo di Dublino del 2003 (che obbliga ogni stato a farsi carico dei migranti che giungono sul proprio suolo). Conferma del Piano per l’accoglienza diffusa.
Disabilità e non-autosufficienza: si propone un’azione specifica per l’autodeterminazione delle persone disabili ancora in giovane età, in particolare riguardo alla partecipazione alla formazione scolastica e universitaria e all’inserimento nel mondo del lavoro. Si propone inoltre di incrementare l’indennità di accompagnamento alle persone non-autosufficienti.
Potere al Popolo
Potere al Popolo dedica una grande parte del proprio programma agli aspetti che abbiamo preso in esame, molto spesso accompagnando le soluzioni proposte a lunghi preamboli ideali, che rischiano di far apparire i contenuti generici.
Pari opportunità: si parla soprattutto di parità salariale e di provvedimenti di welfare che facilitino l’occupazione femminile, redistribuendo e rendendo più leggero il lavoro di cura. Inoltre si parla esplicitamente di diritto alla salute sessuale e riproduttiva, piena applicazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, contraccezione gratuita e maggiore prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (in particolare l’AIDS).
Contrasto alla violenza di genere: a questo argomento è dedicato un intero capitolo del programma, che include sia il contrasto alla violenza contro le donne sia all’omotransfobia, con una particolare attenzione al ruolo centrale di educazione e formazione nella lotta a questi fenomeni.
LGBTI: il partito propone il matrimonio egualitario el’omogenitorialità. Inoltre si dedica particolare attenzione alle persone intersessuali, proponendo di bandire le operazioni chirurgiche di assegnazione del sesso nei bambini.
Migranti: è prospettata l’abolizione della legislazione corrente (Bossi-Fini, Minniti-Orlandi, trattato di Dublino III) e la sostituzione del modello di gestione emergenziale a uno di accoglienza sostenibile, che possa non solo accogliere, ma valorizzare i migranti, a partire dal modello SPRAR. Infine approvazione dello ius soli e diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutti i residenti in Italia.
Disabilità: nel programma si trova un punto molto generico che parla di inclusione in tutte gli aspetti dell’agire sociale.