Non c’è Natale, non c’è compleanno, che una femminista non si lambicchi il cervello per trovare un regalo che piaccia ma possa anche promuovere l’antisessismo e la lotta agli stereotipi di genere. Ci pensa, ci ripensa e alla fine, qualche volta, trova il libro, il film o il giocattolo giusto.
Vogliamo, per una volta, ripagare tanto impegno con un regalo che lei, la nostra femminista del cuore, sogna di ricevere?
Ecco una lista di doni originali e inaspettati, che, per una più agile ricerca, ho diviso per tipologia: troverete idee per la femminista sbruffona, per quella ambientalista, quella stremata, creativa, hipster e, infine, per i genitori femministi e per IL (sempre meno raro) femminista.
Qualsiasi di questi sceglierete, sarà apprezzato!
[Attenzione! Purtroppo alcune di queste meraviglie arrivano da oltreoceano, dove la lotta femminista è molto più diffusa e creativa. Per cui al costo, dovrete aggiungere le spese di dogana. Ma ho scelto solo prodotti dai prezzi abbordabili e, da femminista, posso assicurarvi che ne varrà la pena!]
La femminista sbruffona
Sto parlando di lei, la vostra amica militante che non manca mai di sbandierare la sua lotta contro il patriarcato. Quella sempre pronta a rispondere a tono a ogni battuta sessista. Che a ogni aperitivo, non si sa come, riesce a intavolare almeno un discorso femminista tra uno spritz e una birretta.
Ecco, perché non regalare alla vostra femminista sbruffona del cuore una bella maglietta che dichiari apertamente il suo amore per la causa, così che non debba ribadirlo ogni santa volta ai quattro venti?
Online se ne trovano tante, ma le mie preferite sono quelle di The Identity of She, che in diverse fogge ci regalano un bel “Feminist as fuck“, perfetto per le più irriducibili (sì, io sono una di quelle, non si era capito?).
Ma sono davvero super cool anche quelle di Wildfang, che ha una intera collezione di capi e accessori femministi tra cui trovare il regalo perfetto per la vostra Wild Feminist preferita.
La femminista ambientalista
Purtroppo nessuna sfiga arriva mai da sola. Per cui se una vostra amica o parente ha avuto la disgrazia di crescere femminista, c’è un’alta percentuale di probabilità che abbia a cuore, oltre che il destino delle donne, anche quello di Madre Terra e abbia deciso che la missione della sua vita – povera stella – sia salvare il pianeta.
In quel caso niente potrà farla più felice di un’invenzione rivoluzionaria che promette alle donne di essere più libere e, nello stesso tempo, di farle rinunciare a una delle cose più inquinanti che mente umana abbia mai concepito: gli assorbenti.
No, non parlo della coppetta mestruale, ma delle nuove mutande di Thinx, realizzate in un materiale capace di assorbire il sangue e liberarvi di pannetti, tamponi e anche aggeggi in silicone (per alcune comodi, ma per altre – tipo me – no).
Il bello è che queste mutande sono anche molto carine, non costano tanto, ne esistono modelli diversi per flussi differenti e sono state pure (ap)provate da BuzzFeed! Che volete di più?
La femminista stremata
La rivoluzione, si sa, non è un pranzo di gala. La guerra al sessismo e al patriarcato miete molte vittime. Se la vostra femminista del cuore è sfinita e demotivata, vi consiglio di regalarle un po’ di ispirazione.
Io l’ho trovata in questo bracciale di Be. con inciso “She believed she could so she did” (che si potrebbe tradurre con: “credeva di potercela fare perciò ci riuscì”). Lo amo e ho pagato solo 11 euro di dogana.
Si mette con tutto e ogni volta che ci cade lo sguardo sopra, torna un po’ di fiducia. Senza contare che parte del ricavato di ogni bangle acquistato servirà per l’istruzione di una ragazza africana grazie alla collaborazione con One girl.
La femminista creativa
Se la vostra femminista del cuore ama disegnare, scrivere, colorare, dipingere o dedicarsi a qualsiasi passatempo in cui si possano impiegare le mani in modo creativo (a parte il sesso, ça va sans dire) non potete farle mancare The feminist activity book.
Un manuale di creatività femminista è già di per sé una bomba, ma in questo caso lo è ancora di più perché realizzato dalla fantastica illustratrice Gemma Correll, che ci promette di insegnarci ad annientare il patriarcato con i lavoretti manuali (e dai, non siate maliziose!).
La femminista hipster
Ci sono femministe che si ribellano alle imposizioni della moda vestendosi come capita e ci sono quelle che lo fanno con stile.
Se anche voi avete un’amica che, quando non è impegnata con la rivoluzione, gira per mercatini dell’usato e negozietti vintage, il web pullula di accessori imprescindibili per ogni hipster che si rispetti: spilline o, ancora meglio, patches (note un tempo come toppe) declinate in chiave femminista.
La mia spilletta preferita è quella di Gypsy Warrior con su scritto “Feminist with a to-do list“, ma ne troverete innumerevoli. Se preferite l’approccio soft c’è quella di Total Major, se volete predicare la sorellanza quella di Daisy Natives, se volete delle patches carinissime andate su Witch Visions. In questo articolo ne trovate tante altre!
I genitori femministi
Le madri e i padri femministi affrontano ogni giorno una durissima battaglia per far crescere i propri figli e le proprie figlie lontani dagli stereotipi di genere. A dispetto dell’asilo, delle pubblicità che vorrebbero dividerli in compartimenti stagni affrescati di rosa e d’azzurro, di quello che sentono da amichetti e amichette.
Non vogliamo dare loro una mano? Un regalo sempre valido è l’intramontabile Gioco del rispetto, che acquisteremo con ancora più soddisfazione sapendo che vorrebbe essere bruciato al rogo da Adinolfi, Miriano e tutti i loro simpatici amici del Family Day.
Se preferite i buoni vecchi libri, qua sul sito di Scosse c’è un ampio catalogo per far leggere i bimbi e le bimbe senza stereotipi.
Il femminista
Last but not least, incoraggiamo il femminismo dei nostri amici maschi che vogliono affiancarci nella lotta!
Niente di meglio, soprattutto se hanno qualche titubanza, del libro fresco di stampa di uno dei più tenaci femministi italiani, Lorenzo Gasparrini: “Diventare uomini. Relazioni maschili senza oppressioni“, edito da Settenove. Che, in ogni caso, consiglio a chiunque, indistintamente.