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Come sopravvivere al fitness senza impazzire

Fitness
Immagine via This Girl Can

Inesorabile, come il sudore e le zanzare, insieme all’estate giunge anche la fatidica “prova costume“: fioccano le pubblicità di prodotti dimagranti e creme solari, con enfasi su pance piatte e glutei alti e abbronzati in costumi striminziti. In Gran Bretagna sono già cominciate le ribellioni contro l’idea del perfetto corpo da spiaggia (ne abbiamo parlato qui), ma nel frattempo sui social impazzano gli eventi “30 giorni di squat”.

Una frenesia che riguarda solo le donne, ovviamente.

Ma cosa succede quando una donna decide di avvicinarsi al mondo del fitness? Si scontra di continuo con icone che dovrebbero essere “motivanti”: qualche muscolo in più delle solite modelle (ma non troppi, non è femminile!), il reggiseno sportivo oltre al bikini, ma la sostanza rimane la stessa nella maggior parte dei casi.

L’ossessione per l’immagine non è una novità in questi ambienti, ma solo le donne vengono motivate con frasi come “fit è il nuovo sexy”, “il sudore è grasso che piange”, “mangia sano perché quelle patatine ti andranno tutte sul culo” e via dicendo. Il tutto schiaffato su foto di addominali e fondoschiena di modelle, perché il fisico di quelle donne sconosciute è tutto ciò a cui devi aspirare quando ti alleni.

Ognuna può motivarsi come vuole, e se si va in palestra per il culo alto o per mandar via la pancetta o la cellulite, questo è un diritto. Quando lo si fa solo in un periodo dell’anno per la preoccupazione della prova costume, però, non si tratta di fitness. Quando per le donne si parla solo di esercizi per glutei, addome e cosce perché si ricerca un certo tipo di aspetto, non si tratta di fitness. Una questione estetica è una questione estetica, e spesso si camuffano le solite pressioni sull’aspetto fisico con la scusa della “salute”.

Affermare che ad un determinato stato di salute corrisponde un certo aspetto è un’idea dannosa perché non tiene conto della singolarità dei corpi: ogni persona ha muscoli e grasso in modi, zone e quantità diverse. Essere in salute non significa magrezza, e magrezza non significa essere in salute.

Questo tipo di mentalità è inoltre nocivo per le donne che frequentano le palestre o che fanno attività fisica all’aperto. Spesso si ricevono attenzioni indesiderate da parte degli uomini presenti (se non direttamente dai personal trainer): è naturale fissarti e invadere il tuo spazio personale, dato che certamente ti alleni per essere sexy e piacere ai maschi. Se si è grasse non è raro ricevere sguardi e commenti di scherno, nonostante tutti i discorsi come “il grasso va eliminato, devi fare più movimento“.

Insomma, in palestra come fuori si ha ha che fare con persone che cercano di decidere come una donna dovrebbe apparire e cosa dovrebbe fare col proprio corpo. Se decidete di essere in forma, non fatevi influenzare da pubblicità di prodotti dimagranti nei mesi estivi: scegliete un’attività che vi piace e godetevi il percorso!