Lo scorso 9 aprile a Boston è stato istituito il Riot Grrrls Day e non c’è da sorprendersi che sia proprio la città del Massachusetts a indire una celebrazione così progressista, dato che in città era prevista la visita di Kathleen Hanna.
Attivista femminista, cantante dei Julie Ruin, leader del gruppo dance-punk Le Tigre e soprattutto membro fondatrice delle leggendarie Bikini Kill, Kathleen è uno dei pilastri del movimento Riot Grrrls. Nato nel 1990 nell’Ever Green College di Olympia nello stato di Washington, il movimento unisce musiciste rock’n’roll-punk ed artiste donne che insieme e attraverso le loro performance lottano contro le discriminazioni di genere, affrontando temi che in passato erano considerati tabù, soprattutto nel rock di predominazione maschile. Nelle canzoni si urlano denunce contro stupro, abusi domestici, sessismo, patriarcato e si inneggia alla rivalsa femminile e ai diritti in materia di sessualità e lesbismo.
La decisione di indire una giornata dedicata alle Riot è stata presa dal sindaco Marty Walsh, “Il messaggio portato avanti dalle Riot Grrrls – spiega Walsh – non è mai stato tanto attuale: ovunque assistiamo al dilagare della misoginia e la cultura patriarcale è ancora uno standard in molte comunità”.
E’ positivo che politici come quelli di Boston capiscano che per migliorare la situazione femminile anche al di fuori della musica e dell’arte si debba dare voce a chi da anni lotta contro le discriminazioni. In questo modo il discorso può essere allargato alla sfera sociale: se sempre più ragazze faranno squadra, le donne acquisiranno maggiore potere contrattuale. Ed è proprio lo stesso sindaco democratico a ribadire che “la donna di oggi non dovrebbe guadagnare il 23 % in meno di un uomo e nel 2015 il diritto legale alla propria salute riproduttiva non può andare in incontrastato con le politiche pubbliche”.
Sicuramente dietro questa bella iniziativa si cela l’influenza di Joyce Linehan , capo dello staff del Sindaco, una delle esperte di politica più rock’n’ roll in circolazione (con un passato da discografica). “L’idea di celebrare questa giornata – spiega Linehan- proprio quando Kathleen fosse arrivata in città, è stata di tutto il collettivo. Abbiamo messo in pratica un vero e proprio lavoro di squadra. Ci sono un sacco di Grrrls antisommossa qui in municipio!”.
Il testo della proclamazione afferma:
“Le nostre giovani donne non possono credere di essere sole. Le ragazze hanno bisogno di vedere altre ragazze che prendono in mano bacchette, bassi e microfoni. Hanno bisogno di vedere che altre ragazze, raccogliendo pennelli e penne, sono riuscite a raccontare le proprie storie ad alta voce. Perché la prossima Kathleen Hanna potrebbe essere una giovane ragazza in una camera da letto di Boston che sta creando arte femminista da sola, temendo che non ci sia nessuna comunità a cui appartenere”.
Così questa giornata servirà a ricordare alle ragazze che “scuotere lo status quo tramite la loro creatività è una cosa possibile “. L’auspicio è che ciò avvenga ovunque nel mondo, che un movimento nato negli anni ’90, mai morto e tornato attuale oggi, grazie a questo tipo di iniziative e alle tante musiciste donne che continuano a lottare per i propri diritti, possa far sorgere l’idea, la necessità (da parte di chi ci governa) e soprattutto l’urgenza di un importante cambiamento sociale, concreto e duraturo, che aiuti le giovani donne a esprimersi e a sentirsi libere.