Sarah’s Scribbles è un simpatico fumetto creato dalla giovanissima artista di New York Sarah Andersen (23 anni), che racconta le avventure di una ragazza nella vita di tutti i giorni, attraverso brevi sketch divertenti e anticonvenzionali.
Quest’anno l’autrice ha fatto anche un tour italiano per promuovere la raccolta “Crescere , che palle!“, uscita in Italia questo marzo, e ne abbiamo approfittato per incontrare Sarah e leggercela tutta d’un fiato. Cosa ne pensiamo? Beh, ci è piaciuta molto, e per ben 5 buoni motivi.
1) È una ragazza comune
La protagonista non ha poteri soprannaturali, né un fisico statuario, non vive grandi avventure, né si sente unica e speciale: come sottolinea la stessa autrice, le storie di Sarah sono “per quelle come noi“. La ragazza è buffa, spettinata, passa intere serate su internet, non vede l’ora di tornarsene a casa per mettersi il pigiama e spesso s’imbarazza per un nonnulla.
Le varie vignette non fanno altro che mostrare la quotidianità di una ragazza giovane a cui non interesse apparire bella o perfetta, i suoi pensieri e il modo in cui affronta le giornate, rappresentando situazioni comuni, ma riuscendo a coglierle in modo originale.

2) L’introversione esiste e non è un male
Un aspetto interessante è la messa in luce della parte meno estroversa del personaggio. In una società che spinge a emergere e alla socialità quasi esagerata, è bello veder rappresentato un carattere introverso senza giudizi o letture negative, ma semplicemente mostrando lati comuni di questo tipo di personalità.

3) I peletti non sono poi così terribili
La protagonista non ha sempre gambe e ascelle perfette e depilate, anzi spesso è disegnata con simpatici peletti in vista, sia al mare, che a casa, che nella vita di coppia. Questa scelta, però, non è enfatizzata, né rappresentata come una sfida ai costumi sociali… semplicemente mostra con gran naturalezza che nella vita quotidiana non sempre c’è tempo e voglia di depilarsi e che avere qualche pelo non è poi un dramma.

4) La rappresentazione buffa delle proprie ovaie
Ebbene sì, le ovaie sono uno dei personaggi che compaiono nelle vignette. Insieme al cervello, le ovaie sono rappresentate come aventi coscienza e interessi personali e diventano dei veri e proprio personaggi che interagiscono nelle storie della protagonista. Raramente si vedono rappresentazioni delle ovaie, soprattutto in maniera così buffa!

5) Perché è un po’ femminista
Nonostante la “normalità” della protagonista, nei vari sketch Sarah riesce a trasmettere in maniera semplice e simpatica un modello femminile forte e fuori dagli schemi. La capacità di rappresentare una ragazza senza cliché, ma neanche un’ostentazione forzata della diversità, dando voce anche a pensieri molesti o socialmente poco accettati, permette a tante giovani (e non solo) di identificarsi in un modello positivo e ridere delle delle difficoltà che si vivono ogni giorno andando oltre stereotipi e pregiudizi.
E le vignette contro i luoghi comuni femminili sono semplicemente fantastiche…

Se volete leggere qualche altra vignetta potrete trovarne altre sul sito originale oppure sulla comunità italiana.
E voi cosa ne pensate? Vi piace come fumetto? Avete altri fumetti con personaggi femminili interessanti da suggerire?